Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2018, ma il pavé si può evitare? No, ma tanto non ti fanno niente…

Tornato il pavé, torna anche il dibattito sul suo aggiramento. Puntualmente, anche in questo primo fine settimana i corridori, non appena gli è stato possibile, hanno cercato di evitare le pietre. Singolarmente, o in gruppetti più o meno grandi, i ciclisti si sono dunque spostati sul marciapiede o sulle piste ciclabili a bordo strada, evitando così di affrontare alcuni tratti di pavé. Coma da immagine, il momento più palese è stato ieri durante la Kuurne – Bruxelles – Kuurne 2018, con la Varentstraat, a Kaster, completamente evitata dai corridori che hanno approfittato dell’assenza di pubblico a bordostrada per evitare indisturbati il ciottolato.

Malgrado l’UCI abbia più volte ribadito che il regolamento vieta questo atteggiamento, ripetendolo anche durante la riunione con direttori sportivi, l’avvertimento non ha sortito alcune effetto. “La cosa mi manda ai pazzi – commenta un commissario UCI con Het NieuwsbladCon le nostre minacce ci si puliscono… Ho l’impressione che questa regola non possa essere applicata in Belgio. In Francia abbiamo una espressione in questi casi: ‘c’est comme pisser dans un violon”. Vuol dire che è come pisciare in un violino, ovvero che lo strumento continua a suonare”.

Sostanzialmente il delegato di Aigle vede il problema di difficile soluzione, considerando soprattutto che le immagini spesso mostrano grandi gruppi o uomini di primo piano farlo, ma la pratica è molto comune anche nelle retrovie. “Cosa potremmo fare, cacciarli tutti?“, si interroga dunque retoricamente, rispondendosi poi da solo: “Senza immagini è impossibile, ma anche con le immagini a volte non penso sia possibile”.

Se la questione sembra un puro dettaglio del regolamento per una pratica che sostanzialmente c’è da sempre, il dirigente francese spiega che si tratta anche di un problema di sicurezza. “Nel circuito cittadino son cascati due volte perché i corridori volevano prendere una scorciatoia – aggiunge – Per questo ho consigliato all’organizzazione di fare in modo di chiudere i passaggi in futuro”. Al riguardo, nel passato recente ci sono stati incidenti dovuti proprio a questa pratica, che effettivamente in alcuni momenti più concitati resta pericolosa tanto per i corridori quanto per il pubblico, portando anche ad infortuni gravi.

Se qualcuno ha l’impressione di aver già visto queste immagini e di aver già letto qualcosa al riguardo, è effettivamente perché ogni anno se ne parla, ma tanto non se ne fa niente… Anzi, interessante notare come lo scorso anno alcuni corridori si erano attenuti alle disposizioni dei commissari, lamentandosi poi – giustamente – del fatto che invece i rivali avevano potuto infrangere il regolamento senza alcuna sanzione.

Omloop Het Nieuwsblad 2017, è giusto evitare il pavé?

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